Insalata di Riso o Poke? Cosa è meglio a dieta: la risposta ti sorprenderà
Sembrano la stessa cosa, ma non lo sono affatto: tradizione italiana e tradizione hawaiana, la gara al più adatto per la dieta.
Numerosi sono coloro che hanno notato la grande somiglianza tra l’insalata di riso e il pokè, un piatto di tradizione hawaiana che sta conquistando ormai da diversi anni l’Europa intera e tutto il mondo occidentale.
Nell’aprile del 2018, infatti, c’è chi è stato lungimirante e ha deciso di aprire una catena di ristoranti che si occupa solamente di poke: parliamo del noto ristorante Poke House.
La catena è partita dalla nostra Milano ed è giunta in varie parti d’Europa, al momento conta una settantina di locali, dimostrazione e riflesso del fatto che il piatto è risultato essere il più ordinato sui servizi di cibo a domicilio nel 2021.
Ci sono, però, delle differenze piuttosto importanti tra l’insalata di riso e il pokè: tali differenze, oltre che nei gusti, risiedono anche nelle calorie presenti in un piatto o nell’altro. Approfondiamo questo aspetto per comprendere quale dei due piatti sia meglio integrare in una dieta dimagrante.
Pokè o Insalata di riso: sfida all’ultimo chicco
A informarci sulle proprietà nutrizionali del poke è lo specialista Michele Sculati: “Da un punto di vista nutrizionale il primo aspetto da notare è la variabilità dell’offerta, che rende possibile un gran numero di combinazioni: ne abbiamo calcolate più di 89 mila in un singolo locale”.
“Le differenze possono essere importanti: come base, per esempio, si può scegliere un cereale, oppure dell’insalata; come topping si può scegliere il mango, oppure l’avocado che essendo ricco di grassi ha il quadruplo delle calorie”, ha aggiunto poi l’esperto, ” A questo aggiungiamo la variabile della porzione: la maggior parte delle pokerie propongono due diverse dimensioni, alcune anche tre”. Il ragionamento dell’esperto non si ferma qui: procede ad eseguire un confronto con la cucina italiana.
L’esperto e il confronto con la dieta mediterranea
“Un poke, in cui sono presenti fonti di carboidrati e proteine, non presenta necessariamente particolari vantaggi rispetto a un piatto di pasta condita con il pomodoro” ha affermato l’esperto, “alimento peraltro rappresentativo della dieta mediterranea in Italia e che, con tutto il rispetto per la dieta hawaiana, è considerata fra le più utili alla nostra salute”.
In conclusione, l’esperto afferma che il poke può essere considerato un piatto nutriente e salutare ma bisogna considerare il modo in cui lo si compone, ovvero gli ingredienti che vengono scelti: ad esempio, l’avocado o un ingrediente fritto avranno molte più calorie rispetto a cetrioli o pesce magro marinato.